A Dubai aprirà un museo creato grazie ad un algoritmo.
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A Dubai aprirà un museo creato grazie ad un algoritmo.

Nella seconda metà del ‘700, alcuni produttori del settore tessile riuscivano per primi ad implementare il telaio meccanico, aumentando la produttività in modo spaventoso. 


Iniziava la prima Rivoluzione Industriale.


Altri produttori – più tradizionalisti – semplicemente restavano a guardare, criticavano l’avvento dell’industria, e proseguivano con le loro metodologie vecchie di secoli. 


Alcuni investivano in nuove tecnologie e altri continuavano come avevano fatto fino a quel momento.


Ora, permettiamoci un piccolo gioco.


Immagina che io mi presenti alla porta di casa tua con la macchina del tempo.

Ci teletrasportiamo a Londra il 3 Marzo 1801, giorno in cui viene aperto il London Stock Exchange: per l’appunto, la Borsa di Londra. Siamo ben vestiti, col cilindro e il bastone, e abbiamo dei fondi per iniziare ad investire nei mercati finanziari.


Su chi puntiamo le nostre sterline? Sui piccoli laboratori tradizionalisti, oppure sulle prime industrie?


Sono certo che la risposta ti sembrerà scontata: i soldi si investono sulle aziende che innovano. Ne è la prova il fatto che, al giorno d’oggi, i laboratori che lavoravano col telaio a mano si sono convertiti a quello meccanico, oppure sono spariti.


Bene, adesso torniamo al presente: oggi ho letto su Wired un articolo che mi ha aiutato a riflettere sul ruolo e sulle potenzialità che la tecnologia può avere per le aziende.

In pratica, a Dubai stanno costruendo un museo progettato con un algoritmo, con un software! Anche se non è il primo palazzo costruito con questa tecnologia, è il primo progetto di questo tipo con così grandi dimensioni.


L’articolo te lo link qui: leggilo, perché è molto interessante.


E allora mi sono chiesto:

“Ma se col software si possono anche progettare i musei, perché la maggior parte delle aziende lavora ancora come vent’anni fa?”.


E una risposta me la sono data.


Per come la vedo io, le stesse scuse che si dicevano quelli che criticavano i telai automatici nella fine del Settecento, se le dicono oggi quegli imprenditori che criticano l’uso dei software per tagliare i tempi dei lavori.

E visto che le ho sentite più volte, voglio elencarle qui e criticarle una volta per tutte.


Vediamo quindi le tre scuse che ti racconti prima di fare la scelta giusta:

 

1 – I miei dipendenti non sono così tecnologici

Se la pensi così, probabilmente è perché non hai mai visto un software fatto come si deve.


Pulsantini ovunque, manuali di trecento pagine, corsi di formazione di ore erano il bagaglio che si portavano dietro i vecchi software gestionali, o di gestione della produzione. Ma oggi la realtà è diversa!


Se acquisti un sistema all’avanguardia, scoprirai che la difficoltà media dell’utilizzo è la stessa che c’è ad usare WhatsApp o Instagram: e sono sicuro che, quando vanno in vacanza, anche i tuoi operai postano la storia con la birra in mano 😉 .


Non ci credi? Contattaci e ti faccio vedere Wugis!

Sono sicuro che riuscirò a smontare questo tuo pregiudizio.


2 – I miei soci non capiscono il valore dell’innovazione

No, i tuoi soci non vogliono investire, e magari non vogliono essere controllati.


Questa è una delle scuse più critiche, perché mette in discussione l’esistenza stessa della tua azienda così com’è. 

Magari fatturate bene, ma dovete sempre faticare per gestire tutto, e il rapporto con i clienti si mantiene solo perché vengono fatti grandi sforzi tutti i giorni.


L’inserimento di un software come Wugis sembrerebbe l’ideale, però non tutti i soci sono disposti a pagare per risparmiare tempo nei processi fondamentali. E tu fai sempre la fatica di trovare le soluzioni, ma poi ti vengono immancabilmente bocciate.


A questo punto ti consiglio di parlare seriamente con i tuoi soci, per capire quale siano i progetti per l’espansione futura. Perché non sempre le idee sono le stesse, ed è meglio affrontare subito una questione spinosa piuttosto che lasciare che si ingigantisca ed esploda.


Mettiglielo bene in testa: se non si investe non si cresce!


3 – Non ho i soldi

Anche se sembra il caso più difficile da risolvere, in realtà la soluzione è la più semplice di tutte.


PROCEDI PER GRADI!


Non sei costretto ad investire decine di migliaia di euro tutti insieme per cambiare sistema di gestione: questo approccio ti causa anzi dei rischi nel passaggio dal vecchio sistema la nuovo.


Nei progetti Wugis, molto spesso partiamo con poco ed espandiamo l’area di utilizzo col passare degli anni, così il cliente spende solo quando è pronto a farlo, ma monetizza l’investimento fin da subito.


In conclusione

Non ci sono scuse per portare innovazione in azienda, devi solo darti una mossa e iniziare.


Cosa aspetti? Scopri Wugis e contattaci per vedere con i tuoi occhi quanto tempo puoi risparmiare!



di

Filippo Biasiolo


Pubblicato il 25/08/2020.

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